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Dichiarazione Liberatoria per il 25 aprile
Don Chisciotte


Il sottoscritto Don Chisciotte della Brianza, nel pieno delle sue facoltà mentali – almeno al pari di un Calderoli qualunque – consapevole dei propri diritti – quanto un immigrato nigeriano appena sbarcato in quel di Lampedusa – nonché dei propri doveri di cavaliere errante per una Repubblica oramai ciondolante – al pari dell'ex on. Mastella – consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazione non veritiere
DICHIARA
di essere a conoscenza:
q  di quanto accadde il 25 aprile del 1945 in questo paese;
q  dei fatti storici antecedenti tale data, per i quali rimanda ai libri di storia ancora in circolazione alla data odierna, perché oramai è certo – Dell'Utri docet – non avranno vita eterna;
q  dei fatti postcedenti dopo tale data, per i quali rimanda a un tal Gianpaolo Pansa;
q  del fatto che in questo paese la coscienza civile è lungi dal divenire;
q  del fatto che dall'orlo di una crisi di nervi il paese è passato direttamente nel tritatutto, da cui ne sono uscite, contee, vandee, clan e tribù in attesa che si giunga al tanto agognato partito e leader di caseggiato;
q  che Violante e Fassino hanno steso ai fascisti lo zerbino;
q  che Veltroni si incazza se con vecchie storie gli si rovina la piazza;
q  che la memoria va bene, per gli israeliani, francesi o americani, ma non per noi poveri italiani;
q  che i morti sono tutti uguali, in quanto per tutti a un certo punto è cessata la vita (sull'uguaglianza di quest'ultima rimangono invece forti dubbi);
q  che fino a prova contraria in questo paese vige ancora una Costituzione scritta da Saggi, in tempi insospettabili, e non da nani, saltimbanchi e giocolieri, come quelli che tentarono solo l'altro ieri;
CONCEDE
alla cittadinanza di Monza&Brianza una liberatoria, da tutte le ipocrisie, meschinità e faziosità imperversanti, al fine di poter gioire tutti insieme per la più bella festa d'aprile – il 25 di aprile – festa della liberazione dal fascismo e dal nazismo; festa della resurrezione del nostro paese, uscito dall'orrore di una guerra mondiale; festa dei Partigiani, oramai più che anziani e degni – loro sì! – del nostro rispetto e gratitudine.

Addì, 24 aprile 2008
In fede
Don Chisciotte

P.S.: La presente liberatoria viene concessa solo ed esclusivamente per le finalità sopra descritte, per cui non comprende le pulizie che la Compagnia Militante ha organizzato per il 24 e il 25 aprile presso il campo 10 del Cimitero Urbano. Nel caso fossero ordinarie pulizie primaverili, si prega la Compagnia di estenderle a tutto il cimitero. Nel caso invece, fossero una metafora – di questi tempi così in voga – ci attendiamo una spiegazione dalla giunta così immanicata con questa nera brigata.


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  24 aprile 2008